Quando si parla di tinteggiare le pareti domestiche il primo pensiero va alle colorazioni o agli effetti decorativi che si vogliono ottenere. Pochi, ovviamente, pensano alle differenze tra la vasta gamma di prodotti in commercio e a quale sia la migliore tecnica di applicazione, soprattutto se parliamo del cliente finale. Infatti, la maggioranza tende ad avvicinarsi il più possibile al trend del momento o a quell’ideale cromatico visto sulle riviste di settore o su Pinterest.
Diversamente, se è un tecnico del settore a commissionare le lavorazioni proporrà delle finiture specifiche con idee chiare su quale tipo di prodotto utilizzare.
Per dare a tutti la possibilità di scegliere al meglio, vediamo rapidamente cosa si trova in commercio ma, soprattutto, definiamo la differenza tra vernice e pittura. E’ la norma UNI 8752 a ricordarci che le due, seppur spesso accomunate, presentano una particolarità che le differenzia in maniera sostanziale: la presenza o meno del colore.
La pittura è una decorazione colorata protetta da un film a sua volta colorato di consistenza più o meno elastica. Coprente o meno, in base alla diluizione, ha lo scopo di mascherare la superficie sulla quale viene applicata. La vernice è sempre una decorazione ma con un film trasparente utilizzata per proteggere o valorizzare la superficie di applicazione senza nasconderla, come nel caso del legno.
E’, quindi, di pittura che andiamo a parlare quando facciamo riferimento alla colorazione delle pareti, sia interne che esterne. Vediamone alcune:
Idropittura: è la più utilizzata perchè atossica, visto l’elevato quantitativo di acqua al suo interno. E’ adatta ai diversi ambienti della casa, ha potere antimuffa e si può scegliere tra traspirante, lavabile, idrorepellente o termoisolante. Quella al quarzo è particolarmente indicata per gli esterni.
Pittura a tempera: adatta all’uso fai da te, ma poco utilizzata in edilizia perché teme l’umidità, non è lavabile e si sfalda facilmente.
Smalti: ampissima la gamma di prodotti in grado di soddisfare le diverse esigenze decorative. Da interno ad esterno, più o meno coprenti, con acqua o con solventi e utilizzabili su diversi materiali.
Pittura per legno: colorata o trasparente, in base all’effetto che si vuole ottenere ma soprattutto idrorepellente, qualora ci sia una maggiore necessità di protezione, come ad esempio all’esterno.
Pitture acriliche: a base di resine acriliche, sono di facile applicazione soprattutto quando si deve coprire un fondo preesistente.
Differenza tra vernice normale e quella a spruzzo
La tecnica di pittura che tutti noi conosciamo è quella a pennello, detta anche a rullo, ma grazie alle innovazioni in campo edile oggi ci sono numerose tecniche che consentono un risparmio di tempo e fatica, assicurando comunque un risultato ottimale.
Come potevamo, quindi, non sfruttare anche noi questa opportunità?
Da qualche anno ci avvaliamo di un macchinario Airless che consente la verniciatura a spruzzo delle superfici. Questa tecnologia (senza aria) nebulizza il prodotto e lo distribuisce a bassa velocità sulle superfici: la pompa preleva la vernice dal contenitore e, attraverso un tubo, lo trasporta fino alla pistola regolata e manovrata dall’operatore.
Non tutte le vernici si adattano a questa tipologia di macchinario, a causa della loro preparazione. Sono idonee quelle ad olio o le sintetiche, gli smalti ed i prodotti per la lucidatura e protezione del legno. La vernice da spruzzare deve essere più fluida di quella normalmente stesa a pennello e l’operatore deve, perciò, conoscere perfettamente le modalità di diluizione e di testaggio della consistenza, fondamentale per evitare possibili grumi che bloccherebbero lo spruzzatore e per ottenere la giusta coprenza.

Perché scegliere la vernice a spruzzo
Il risultato estetico e il benessere dell’operatore sono i due punti principali su cui vogliamo porre particolare attenzione.
Al contrario del pennello, il sistema a spruzzo assicura un evidente risparmio di tempo e fatica consentendo di lavorare su superfici anche molto vaste (grandi pareti o soffitti), raggiungendo con facilità punti di difficile accesso come angoli o zone cieche. L’effetto visivo è senza dubbio più bello in quanto le superfici risultano uniformi e consistenti.
La mancanza di aria di trasporto e la bassa velocità delle particelle di vernice riducono drasticamente il rimbalzo di prodotto sull’area da verniciare permettendo un notevole beneficio per la salute dell’operatore.
Verniciare a spruzzo le pareti
Con la tecnica Airless la tinteggiatura delle pareti avviene in modo veloce e senza particolare sforzo, ma richiede comunque una predisposizione dell’ambiente circostante.
- Coprire accuratamente le superfici da preservare (finestre, prese, battiscopa…), compreso il pavimento, con cartoni, teli in plastica e nastro adesivo.
- Diluire con appositi solventi e nella giusta quantità il prodotto da stendere ed immergere il tubo di aspirazione nel colore.
- Fare un’erogazione di prova su una piccola superficie per regolare il flusso dell’aria e, di conseguenza, la quantità di prodotto spruzzato.
- Iniziare dal soffitto prima di passare alle pareti perimetrali e tenere la pistola perpendicolare ad una distanza costante di 15-20 cm.
Non bisogna avere fretta di portare a termine il lavoro in quanto il risultato sarà valutabile solo dopo 24 ore. Quando le superfici saranno completamente asciutte potrete decidere se dare una seconda mano oppure passare ad un altro ambiente.

Verniciare a spruzzo le porte
Per dare nuova vita agli ambienti e migliorarne l’estetica senza stravolgerli è spesso sufficiente un’attenta mano di vernice. Un cambio di colore delle porte, per esempio, può cambiare completamente l’aspetto di una stanza.
Ma qual’è la tecnica migliore?
Se non si ha la possibilità di procedere con una laccatura professionale delle porte in legno, si può optare per la tecnica a spray. Il risultato sarà perfetto adottando qualche piccola precauzione:
- posizionare le porte in orizzontale su dei cavalletti per evitare antiestetiche colature di vernice;
- pulirle e sgrassarle a fondo prima di iniziare;
- smontare le parti metalliche che potrebbero danneggiarsi;
- proteggere l’ambiente circostante con appositi teli per evitare macchie sui rivestimenti della stanza.
Al momento di passare alla fase operativa, la vernice dovrà essere adeguatamente diluita per ottenere la giusta densità e, dopo aver caricato il contenitore della pistola, bisognerà orientare il getto perpendicolarmente a 10-15 cm di distanza dalla superficie. In pochissimo tempo si riuscirà ad ottenere un risultato ottimale ed il cambio look sarà proprio davanti ai vostri occhi.
Come verniciare a spruzzo il legno
Abbiamo visto quanto sia semplice, rapido ed economico il sistema di verniciatura a spruzzo su diversi tipi di superficie, ora vogliamo focalizzarci sull’elemento legno. In tutte le case sono presenti oggetti a cui si è particolarmente legati ma che, con il passare del tempo, perdono la loro brillantezza o vengono danneggiati.
Anche se non si è professionisti, con l’utilizzo della pistola a spruzzo, è possibile ottenere una smaltatura di alta qualità anche su parti molto sagomate in cui sarebbe impossibile arrivare in maniera uniforme con il pennello.
Che sia una vernice a base acquosa o sintetica il risultato sarà ottimale adottando la precauzione di preparare bene l’oggetto da tinteggiare: si inizia con il rimuovere, mediante sabbiatura, le imperfezioni rendendo liscia la superficie e, successivamente, si aspirano con molta attenzione le polveri residue.
La verniciatura dovrà avvenire partendo dall’esterno e muovendo la pistola, con lunghi movimenti orizzontali o verticali, per tutta la lunghezza della superficie senza mai fermarsi. Questo perché, fermandosi nel mezzo si potrebbero verificare colature di colore o segni di sovrapposizione del prodotto. Una volta che la vernice sarà asciutta potrebbe essere necessaria una seconda passata o una rifinitura con una vernice trasparente in modo da garantire protezione e maggiore brillantezza.
Di fondamentale importanza in tutte le pratiche di verniciatura è l’utilizzo, da parte dell’operatore, dei dispositivi di protezione individuale come maschera a filtri e occhiali protettivi per evitare il contatto diretto con sostanze che potrebbero essere nocive per l’individuo.

Verniciare gli infissi in legno a spruzzo
Il legno è da sempre uno dei materiali più amati nell’arredo della casa in quanto dona calore ed eleganza. Per questo motivo è stato anche molto utilizzato per la creazione di infissi solidi e duraturi nel tempo.
Questo materiale, però, necessita di manutenzione periodica per mantenere la sua lucidità e le sue caratteristiche. E’ per questo che spesso diventa indispensabile restaurarne la superficie per evitare che si infiltri umidità.
Per verniciare gli infissi in legno è indispensabile trovare un luogo comodo poiché il serramento deve essere smontato e poggiato su cavalletti in posizione orizzontale prima di procedere. Dopo aver smontato le maniglie e protetto i vetri con fogli di giornale e nastro, la prima operazione da compiere è la scartavetratura che renderà la superficie liscia e permetterà di valutare eventuali crepe da riparare con apposito stucco prima di iniziare la verniciatura.
E’ importante che nessun residuo di polvere rimanga sulla superficie per evitare antiestetiche bolle quando si andrà a stendere l’impregnante e, successivamente, la vernice prescelta. Nel caso degli infissi, la scelta di utilizzare la metodica a spruzzo è senza dubbio da privilegiare in quanto, la nebulizzazione del prodotto donerà quell’effetto lucido ed omogeneo che renderà il serramento protetto e con fattezze simili al nuovo.
