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Progettazione a distanza

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Progettazione a distanza: come funziona
e come scegliere l'impresa giusta

Io e Massimo abbiamo avuto il piacere di lavorare in alcuni cantieri con l’ Arch. Ippolita Curto di Alima Studio. Il suo è uno dei primi studi di architettura ad occuparsi di progettazione on line, già dal 2012 Ippolita progetta a distanza interfacciandosi con il local architect e l’impresa di costruzione.

Con Ippolita abbiamo lavorato in perfetta sinergia, così abbiamo deciso di chiederle un’ intervista. Vogliamo capire meglio come funziona la progettazione a distanza e come sceglie l’impresa costruttrice. 

Dopo i saluti e la mia introduzione sul voler conoscere meglio la progettazione online, ci conferma subito quanto sia valido questo metodo. Si ottengono ottimi risultati anche nella fase in cantiere. Ippolita parla dell’importanza dei social: creano un rapporto di fiducia con il cliente. É un modo per farsi conoscere, mostrare come viene affrontata la progettazione e la quotidianità. 

Grazie ai Social Media si entra in confidenza, i volti dello studio d’architettura diventano familiari.

M: Dal punto di vista gestionale, come sei organizzata per la progettazione on line? Come gestisci questa prima fase del rapporto?

I: Avviene tutto tramite sito o profilo Instagram. Vengo contattata per una richiesta di chiarimenti o informazioni. Quando il cliente ha le idee chiare, mi chiede il preventivo e tempistiche di esecuzione. A quel punto inizia lo scambio di documenti. Una volta ottenute le informazioni principali, tutto si svolge in modo fluido.

Interagendo e conoscendosi meglio, si scoprono le preferenze del cliente per ricercare il suo stile. 

Rispetto ad una progettazione in presenza manca la fase iniziale di rilievo. É il cliente a fornire le misure, se il rilievo è fedele si può andare nel dettaglio realizzando arredi su misura, demolizioni e ristrutturazioni. Ovviamente non è possibile presentare pratiche o effettuare la direzione dei lavori, ma si effettua una direzione artistica. Il local architect lavora in parallelo con il progettista, molto spesso interagisce con me e portiamo avanti il discorso fino alla fase esecutiva.

M: Dal punto di vista delle imprese, come ti sei organizzata? Hai delle imprese in loco o sono i clienti che portano l’impresa e quindi ti fanno vagliare i computi metrici? Li segui durante la scelta?

I: Assolutamente si, io seguo e mi occupo di cantieri sopratutto nella zona di Roma. Negli anni ho maturato delle conoscenze e ho una cerchia di figure di cui mi fido maggiormente. Se il cliente non ha una figura di riferimento che gli possa seguire i lavori esecutivi, e mi chiede aiuto, io propongo un ventaglio di imprese di fiducia.

Per realizzare un computo metrico ci vuole più di un preventivo. Per confrontare i prezzi, il cliente deve avere un’ampia scelta. 

Di solito si esclude il prezzo più basso: quasi mai è sinonimo di garanzia. 

Molte volte i clienti si affidano a me, così contribuisco nella scelta.  Di conseguenza lavoro con imprese di fiducia. Se il rapporto è ben consolidato, diventa più facile seguire il cantiere e lavorare insieme a distanza.

M: Abbiamo visto come i feeback continui sono fondamentali sia con l’architetto e  con il cliente: semplifica molto le fasi lavorative. 
Invece dal punto di vista della scelta dell’impresa, ti senti di dare qualche consiglio? Quali sono i presupposti fondamentali che un’impresa deve avere?

I: L’ impresa a cui affidare i lavori deve essere ben strutturata, con un’ organizzazione molto solida. Ovviamente ciò comporta costi maggiori di gestione, rispetto ad un’impresa che non ha tutto in regola o manca di alcune figure al suo interno. 

Affidare i lavori ad un amico sembra la scelta più semplice, ma quasi sempre si rivela quella vincente.

Scegliendo un’impresa ben strutturata, con costi maggiori, il cliente viene ripagato con un lavoro di gran lunga migliore, ben eseguito e consegnato secondo le tempistiche.

A questo punto della nostra chiacchierata, io e Ippolita ci troviamo d’accordo sull’importanza del seguire le regole. Non solo a livello etico, ma sopratutto legale. Un’impresa ben strutturata che segue le regole è fondamentale per eseguire i lavori. Ricordiamo che il committente, cioè il proprietario dell’appartamento, ha piena responsabilità di ciò che accade nel proprio immobile.

M: Noi di Fm Atelier siamo molto strutturati. Oltre alla parte cantieristica ad esempio, offriamo anche assistenza per la presentazione dei documenti bancari. Questo è un grande punto a nostro favore.
La collaborazione con te è stata eccezionale: progettazione ottimamente realizzata. Il committente aveva le idee chiare e ci ha fornito le giuste indicazioni sul tuo progetto. Non solo a livello pratico, ma anche emozionale.

I: Il lavoro sinergico si è notato. È stato piacevole, oltre che molto efficace, collaborare con voi.

Il punto di forza di Fm Atelier è la reperibilità. Non esistono tempi morti ed è sempre possibile parlare con qualcuno. In questo modo i problemi o difficoltà si risolvono facilmente. 

Le tempistiche vengono sempre rispettate e c’è grande facilità nel comunicare con voi. 

Accompagnate il cliente nelle varie fasi e siete sempre disponibili.

Anche a distanza abbiamo lavorato molto bene, grazie ad un figura di riferimento sempre presente in cantiere che è al corrente di ogni cosa che avviene. Mi riferisco a Massimo che è molto efficace a livello organizzativo, non so come ci riesce. ( ride)

M: Non dorme. ( rido)

I: tu lo aiuti molto, sei un satellite che orbita intorno. Raggruppi vari elementi dell’impresa. Tu come ti senti all’interno dell’impresa? Di quale ruolo di rivesti?

M: Non ho un ruolo predefinito. Quando fai un tipo di investimento così importante a livello lavorativo, non hai un cartellino da timbrare. Per noi l’impresa è famiglia: un investimento sul futuro. Sono presente, ci sono sia come supporto che come persona di riferimento per alcune attività come social, servizi fotografici o altro.

I: Tutte attività, come i social, per niente marginali.

Mi capita spesso che clienti notino il vostro profilo Instagram e mi chiedono se possono contattarvi. I social sono un canale vincente.

M: Speriamo di collaborare di nuovo al più presto, per realizzare nuovi bellissimi lavori.

I: Grazie a te. Me lo auguro anch’io, anzi ne sono certa.